I maestri dell'800: Henri Rousseau
Henri Rousseau nacque il 21 Maggio 1844 a Laval, cittadina del Nordovest della Francia, da Julien Rousseau ed Elèonore Guyard. La fanciullezza del pittore non si svolse tra agiatezze borghesi, essendo il padre un semplice artigiano specializzato nella fabbricazione e riparazione di oggetti di latta; infatti nel 1851, a causa dei debiti, la casa paterna fu sottoposta a vendita giudiziaria, il che constrinse la famiglia Rousseau a trasferirsi a Avesnières, abbandonata dieci anni dopo per andare a abitare a Angers. Dopo vari insuccessi scolastici (tranne che in in musica e ortografia), arrivò anche per lui la prima disavventura legale: nel 1863, infatti, impiegato nell'ufficio di un avvocato, Rousseau si lasciò coinvolgere da due colleghi scrivani in un raggiro ai danni del datore di lavoro al quale fu sottratta una somma di denaro. Rousseau di quella cifra si trattenne solo una parte esigua ma venne scoperto; per sfuggire all'internamento in una casa di correzione firmò, come volontario, una ferma di sette anni ed entrò nel 51° reggimento di fanteria. Non riuscì ad eludere del tutto la pena, che gli fu inflitta l'anno seguente, e fu costretto a scontare un mese di reclusione. Dopo il breve periodo di carcere, riprese il servizio militare con la mansione di sassofonista nella banda. Dopo qualche mese dalla morte del padre, alla fine dell'esperienza nelle armi, nell'estate del 1868 Rousseau si trasferì a Parigi, trovando lavoro come scrivano presso un ufficiale giudiziario. Nella capitale conobbe Clèmence Boitard, che porterà all'altare nell'agosto dell'anno successivo e dalla quale avrà numerosi figli, tutti scomparsi in tenerissima età, con l'eccezione di un maschio, Henry-Anatole e di Julie Clèmence. Nel 1870 viene assunto presso il dazio della prefettura della Senna (anche se poi passa alla storia con l'appellativo di Doganiere). I primi approcci con la pittura alla quale si avvicinò nelle ore libere, durante le giornate lunghe e noiose passate ai caselli daziari, furono legati ad una stesura che ricorda il tocco impessionista, con l'attenzione rivolta alla storia contemporanea , ai luoghi personalmente visitati, tracciati in disegni a penna o in veloci studi ad olio, o più spesso copiati dalle stampe o dalle fotografie, elementi che sarebbero divenuti una costante nell'attività del Doganiere. Nel 1885 i suoi superiori, assecondandone le aspirazioni artistiche, gli "riservarono i servizi più comodi"; così Rousseau, nell'atelier che aveva preso in affitto all'avenue du Maine, potè dedicarsi al sogno di diventare pittore professionista, intensificando lo studio della realtà. Negli otto anni successivi partecipò a numerose esposizioni dei suoi dipinti senza però mai trovare la considerazione sperata, particolarmente importante fu il "Salon des Indèpendants", fondato da Georges Seurat per dar "voce" a quegli artisti fino ad allora sottostimati, del 1888 non tanto per il successo conseguito ma in quanto a pochi giorni dalla chiusura del Salon morì la moglie Clèmence e Rousseau per evitare che la figlia fosse contagiata dalla tisi la condusse ad Angers, presso un fratello; con lui a Parigi rimase solo Hernri-Anatole, unico figlio maschio, superstite. Nel Dicembre del 1893 Rousseau richiese ed ottenne il pensionamento anticipato. Quasi cinquantenne, con un modico vitalizio che integrò lavorando come decoratore per alcuni negozi, si trovò a disposizione tutto il tempo per dedicarsi ai pennelli: divenne artista indipendente. Finalmente, tra le critiche e le indignazioni dei benpensanti, Rousseau iniziò a farsi strada ed a riscuotere una certa notorietà tra le menti più aperte e lungimiranti. Ma i riconoscimenti degli amici letterati e l'abbondanza di opere esposte non lo arricchirono di certo ed il pittore continuò la sua vita bohèmienne. I soldi della pensione erano veramente pochi, così era costretto ad arrangiarsi come meglio poteva eseguendo ritatti su commissione, a volte pagati anche decentemente. Il 1897 fu un anno particolarmente nefasto per il "doganiere"; agli stenti della vita quotidiana si aggiunse la morte dell'unico figlio maschio superstite, Henri-Anatole, apprendista intagliatore a Parigi, scampato alle epidemie di tubercolosi che avevano ucciso la madre ed i fratelli. Il 2 Settembre 1899 Rousseau si sposa con Josephine Noury, il matrimonio però non lo aiuta nelle sue difficoltà economiche tanto che si vede costretto ad intensificare le lezioni private di musica e iniziare a darne anche di disegno e pittura, attivita, esse, che svolgeva sia in casa propria che a domicilio e che avrebbe continuato ad esercitare per il resto della vita, dando anche lezioni di pittura su ceramica, acquerello, pastello e miniatura. Alcuni giorni prima dell'apertura degli Indèpendants del 1902, dove era tornato ad esporre dopo un'assenza di sei anni, la neo moglie Josèphine morì stroncata da un tumore, questa perdita fu l'ennesimo duro colpo per il pittore che da allora in poi si concentrerà sempre di più sul suo lavoro cercando di dimenticare le disavventure della sua vita. Nel 1905 dopo due sfratti, Rousseau prese dimora e studio in rue Perrel, a Parigi, dove abitò per i restanti anni della vita. Il Doganiere morì il 2 Settembre 1910, in seguito ad una ferita alla gamba inizialmente trascurata che in seguito si infettò fino alla cancrena, all'ospedale Necker, dove fu registrato come "alcolizzato", l'ultima beffa della sua infelice vita. Dopo la morte, fino agli inizi degli anni Cinquanta la fortuna critica di Rousseau è stata curata dagli amici a lui vicini negli ultimi anni di vita come Paul Signac, Apollinaire e Picasso. Gli artisti si preoccuparono di diffonderne il verbo pittorico, constatandone la pioneristica rottura con le convenzioni figurative. A Delaunay in particolare ed a Kandinsky si deve l'influenza iconografica del Doganiere in territorio tedesco, presso i pittori del Cavaliere Azzurro e gli espressionisti, fino ad i maturi anni Quaranta. In Francia gli stessi prestiti di Rousseau sono rintracciabili in alcuni cubisti e poi nei surrealisti. Per l'Italia si possono citare alcune suggestioni nei paesaggi metafisici. Non è difficile trovare, infine, motivi desunti da Rousseau perfino nella pittura dei messicani Diego Rivera e Frida Kahlo.
Per chi fosse interessato a quest'artista riportiamo di seguito i luoghi e le date dove poterlo vedere:
fino al 7.10.2007
Französische Meisterwerke des 19. Jahrhunderts aus der Sammlung des Metropolitan Museum of Art New York zu Gast in Berli Neue Nationalgalerie, Berlino
Nessun commento:
Posta un commento