giovedì 8 novembre 2007

VB 61 STILL DEATH! DARFUR STILL DEAF?



“Trenta donne sudanesi sono stese a terra sopra una tela bianca. Sono posate a faccia in giù, come corpi morti, ammassate una sull'altra. I loro occhi sono chiusi e i loro corpi immobili. Non c'è dialogo o suono. Il colore della pelle delle donne è scurito da trucco nero. Una larga pennellata orizzontale di pittura rossa percorre la tela e i corpi delle donne, evocando una performance pittorica dell'Azionismo Viennese (1960-1971). La pennellata percorre la tela e schizza al suolo. L'evento mima le dimostrazioni degli anni '70 di operai e studenti contro il governo e i capitalisti. La tela agisce sia come palcoscenico della performance sia come pittura. Diventa rappresentazione dei violenti massacri in corso in Africa, in particolare il genocidio in atto nella regione del Darfur, in Sudan. L'immagine cruda della performance presenta dal vivo ciò che è mostrato quotidianamente dalla tv ad un pubblico desensibilizzato. Enfatizza la necessità di capire la realtà, oltre lo spettacolo televisivo, e di comprendere il ruolo che l'occidente gioca in esso al di là del sensazionalismo della morte e della confusione della guerra”.
Vanessa Beecroft


Vanessa Beecroft , nata a Genova nel 1969, è un'artista italiana di arte contemporanea. Vive a New York. È considerata una delle artiste più innovative e accreditate nel panorama contemporaneo internazionale. Di madre italiana e padre inglese, ha trascorso parte della sua infanzia a Malcesine (sul lago di Garda).Tornata a Genova, dopo aver frequentato il Liceo Artistico del capoluogo ligure ed essersi diplomata all'Accademia Ligustica di Belle Arti, si iscrive alla facoltà di Architettura, per poi trasferirsi all'Accademia di Belle Arti Palazzo di Brera, dove si diploma nel 1993. Attualmente vive a lavora a New York, che l'artista stessa definisce il primo paese in cui mi sono sentita casa. La scelta espressiva della Beecroft matura fin da giovanissima è stata quella di pensare e realizzare performance, utilizzando il corpo di giovani donne più o meno nude, questo straordinario materiale umano viene mosso secondo precise coreografie come su una scacchiera invisibile, con opportuni commenti musicali o con lo studiato variare delle luci. Ciascuna delle partecipanti deve attenersi con scrupolo a una serie di precise e inderogabili norme che l'artista impone prima di ciascuna azione, per comporre dei veri e propri “quadri viventi”, esposte in gallerie e musei di arte contemporanea. L'artista pone al centro della propria riflessione i temi dello sguardo, del desiderio e del volubile mondo della moda. Private di ogni possibilità di dialogo o di relazione, esse appaiono congelate al di là di un'invisibile barriera. Al tempo stesso il loro mutismo e il loro totale isolamento producono lo strano effetto di far rimbalzare lo sguardo di chi guarda su sé stesso, trovandosi in una situazione di disagio. La sua prima performance è stata tenuta presso la galleria di Luciano Inga Pin di Milano, durante il Salon Primo dell'Accademia di Belle Arti al Palazzo di Brera. Segnalata da Giacinto Di Pietrantonio, ha tenuto la sua prima mostra personale nel 1994 presso la Galleria Fac-Simile a Milano dove esponeva anche il suo compagno Miltos Manetas.


Per chi volesse approfondire quest'artista riportiamo di seguito i luoghi e le date dove poterla vedere:

fino al 31.1.2008
Les Fleurs du Mal ARCOS - Museo di Arte Contemporanea del Sannio, Benevento

fino al 12.1.2008
The Incomplete CAM - Chelsea Art Museum, New York, NY

fino al 7.1.2008
Senso Unico P.S.1 Contemporary Art Center, Long Island

fino al 30.12.2007
Collectors 1 - Collezione La Gaia Cesac - Centro Sperimentale per le Arti Contemporanee, Caraglio

fino al 30.12.2007
FACADES Krannert Art Museum, Champaign, IL

fino al 25.11.2007
FOTO.KUNST - Zeitgenössische Fotografie aus der Sammlung Essl Sammlung Essl - Kunsthaus, Klosterneuburg

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