domenica 1 aprile 2007

Yves Klein e la rivoluzione monocromatica



Yves Klein nasce a Nizza, in Francia, nel 1928, studia negli anni tra il 1944 e il 1947 alla Scuola Nazionale della Marina Mercantile ed alla Scuola di Lingue Orientali di Nizza. Le sue prime esperienze pittoriche, risalenti al 1949, sono tele dipinte in un solo colore, equivalenti visivi delle Sinphonie Monotone, esecuzioni musicali di una sola nota. Dopo i viaggi a Tokio e nell'Asia orientale, nel 1955 ritorna a Parigi, apre una sua scuola di judo, all'interno della quale appende tre grandi monocromi (blu, bianco e rosa). La sua prima esposizione di monocromi apre i battenti presso la Galerie des Solitaires a Parigi. Il 21 febbraio 1956 inaugura una mostra personale alla Galerie Colette Allendy: Yves, proposition monochromes presentata da Pierre Restany. Nel 1957 espone a Milano alla Galleria Apollinaire undici monocromi blu di identica dimensione dipinti con blu I.K.B. (International Klein Blue). Nel biennio 1957-59 decora la Nuova Opera di Gelsenkirchen, costruita dall'architetto Walter Ruhnau, realizzando con l'aiuto di Rotraut Uecker i suoi primi Reliefs-éponges, grandi rilievi murali con spugne naturali blu disposte a strati. A Parigi, nell'aprile 1958, fa scandalo la sua mostra da Iris Clert Le Vide, ou la sensibilité picturale à l'état de matière première: la galleria si presenta completamente vuota e ridipinta di bianco. Ai visitatori, che vengono fatti entrare pochi alla volta, viene offerto un cocktail blu. In novembre, nella medesima galleria, inaugura Vitesse pure et stabilité monochrome, esposizione di sculture e dischi blu realizzati in collaborazione con Tinguely. Sempre con Werner Ruhnau progetta Architecture de l'air che prevede l'utilizzo di elementi della natura, tetti d'aria, pareti trasparenti, fontane che zampillano acqua e fuoco contemporaneamente. Partecipa nel 1959 alla mostra Vision in Motion all'Hessenhuis di Anversa con Tinguely e Spoerri dove realizza la vendita di zone di sensibilità pittorica immateriale ceduta ognuna al valore di un kg di polvere d'oro. Il 9 marzo 1960 a Parigi, alla Galerie Internationale d'Art Contemporain, presenta al pubblico la performance Les Anthropométries de l'époque bleue, vera e propria azione concettuale dove realizza una serie di impronte umane su tela utilizzando modelli viventi: Klein, in taigth e guanti bianchi, dirige un'orchestra che esegue la Simphonie Monotone. Tre modelle nude si dipingono a vicenda con vernice blu I.K.B e dirette dall'artista, a ritmo di danza, si appoggiano sulle tele appese alle pareti imprimendo le impronte del proprio corpo. Al termine, il pubblico contempla le antropometrie. Le cosmogonies, invece, sono realizzazioni pittoriche ottenute grazie all'intervento di manifestazioni atmosferiche (pioggia, vento...). Klein firma la dichiarazione costitutiva del Nouveau Réalisme e crea le Anthropometrie des Nouveaux Réalistes: impronte collettive di Arman, Hains, Raysse, Restany e Tinguely. Nell'aprile 1961 presenzia a New York alla sua prima esposizione personale da Leo Castelli. In novembre a Milano, alla Galleria Apollinaire, espone per la prima volta i suoi Reliefs Planétaires eseguiti impregnando di blu le carte in rilievo dell'Istituto Geografico Nazionale. Muore il 6 giugno 1962 per una crisi cardiaca.


Per chi fosse interessato a quest'artista riportiamo di seguito i luoghi e le date dove poterlo vedere:

fino al 22.7.2007
Fondation Beyeler: EROS Rodin und Picasso BA-CA Kunstforum Wien, Vienna

fino al 3.6.2007
Yves Klein - Die blaue Revolution MUMOK Museum Moderner Kunst, Stiftung Ludwig im MQ, Vienna

fino al 6.5.2007

Von Edvard Munch bis Barnett Newman – Die Sammlung der Neuen Nationalgalerie Neue Nationalgalerie, Berlino

fino al 5.5.2007
Köpfe - Körper Galerie Rieder GmbH, Monaco di Baviera

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