Il N.1 del 2006 è Pablo Picasso
Il N.1 dell'anno 2006 è Pablo Picasso, secondo il sito Artfacts.net e la sua Artist Ranking, infatti, l'artista spagnolo supera, per la prima volta in cinque anni, il "rivale di esposizioni" Andy Warhol. Che cos'è l'Artist Ranking? L'Artist Ranking classifica semplicemente gli artisti secondo l´attenzione professionale che viene investita su di loro. Questo sistema fa si che il grande pubblico intuisca su quale livello, uno specifico artista, è collocato nel giudizio dei professionisti, mantanendosi peró indipendente dal successo economico dell´artista. Ogni mostra ha uno specifico valore a seconda della sua importanza. Questi valori derivanti dalle mostre vengono chiamati punti. Tutti gli artisti che partecipano a delle esposizioni, ricevono annualmente la somma dei punti corrispondenti a ciascuna esposizione. Piú alto é l´ammontare dei punti di un artista, piú alta é la sua posizione nella scala. L´artista col piú alto numero di punti sará al primo posto nella scala, l´artista col secondo numero piú alto di punti sará collocato al secondo posto e cosí via.
La classifica completa: http://www.artfacts.net/index.php/pageType/ranking/paragraph/4
Biografia di Pablo Picasso
Pablo Picasso nacque a Malaga, in Spagna, da un padre, insegnante nella locale scuola d’arte, che lo avviò precocemente all’apprendistato artistico. A soli quattordici anni venne ammesso all’Accademia di Belle Arti di Barcellona. Due anni dopo si trasferì all’Accademia di Madrid. Dopo un ritorno a Barcellona, effettuò il suo primo viaggio a Parigi nel 1900. Vi ritornò più volte, fino a stabilirvisi definitivamente.
Dal 1901 lo stile di Picasso iniziò a mostrare dei tratti originali. Ebbe inizio il cosiddetto «periodo blu» che si protrasse fino al 1904. Il nome a questo periodo deriva dal fatto che Picasso usava dipingere in maniera monocromatica, utilizzando prevalentemente il blu in tutte le tonalità e sfumature possibili. I soggetti erano soprattutto poveri ed emarginati. Picasso li ritraeva preferibilmente a figura intera, in posizioni isolate e con aria mesta e triste. Ne risultavano immagini cariche di tristezza, accentuata dai toni freddi (blu, turchino, grigio) con cui i quadri erano realizzati.
Dal 1905 alla fine del 1906, Picasso schiarì la sua tavolozza, utilizzando le gradazioni del rosa che risultano più calde rispetto al blu. Iniziò quello che, infatti, viene definito il «periodo rosa». Oltre a cambiare il colore nei quadri di questo periodo cambiarono anche i soggetti. Ad essere raffigurati sono personaggi presi dal circo, saltimbanchi e maschere della commedia dell’arte, quali Arlecchino.
La svolta cubista avvenne tra il 1906 e il 1907. In quegli anni vi fu la grande retrospettiva sulla pittura di Cezanne, da poco scomparso, che molto influenza ebbe su Picasso. E, nello stesso periodo, come molti altri artisti del tempo, anche Picasso si interessò alla scultura africana, sulla scorta di quella riscoperta quell’esotico primitivo che aveva suggestionato molta cultura artistica europea da Gauguin in poi. Da questi incontri, e dalla volontà di continua sperimentazione che ha sempre caratterizzato l’indole del pittore, nacque nel 1907 il quadro «Les demoiselles de Avignon» che segnò l’avvio della stagione cubista di Picasso.
In quegli anni fu legato da un intenso sodalizio artistico con George Braque. I due artisti lavorarono a stretto contatto di gomito, producendo opere che sono spesso indistinguibili tra loro. In questo periodo avvenne la definitiva consacrazione dell’artista che raggiunse livelli di notorietà mai raggiunti da altro pittore in questo secolo.
La fase cubista fu un periodo di grande sperimentazione, in cui Picasso rimise in discussione il concetto stesso di rappresentazione artistica. Il passaggio dal cubismo analitico al cubismo sintetico rappresentò un momento fondamentale della sua evoluzione artistica. Il pittore appariva sempre più interessato alla semplificazione della forma, per giungere al segno puro che contenesse in sé la struttura della cosa e la sua riconoscibilità concettuale.
La fase cubista di Picasso durò circa dieci anni. Nel 1917, anche a seguito di un suo viaggio in Italia, vi fu una inversione totale nel suo stile. Abbandonò la sperimentazione per passare ad una pittura più tradizionale. Le figure divennero solide e quasi monumentali. Questo suo ritorno alla figuratività anticipò di qualche anno un analogo fenomeno che, dalla metà degli anni ’20 in poi, si diffuse in tutta Europa segnando la fine delle Avanguardie Storiche.
Ma la vitalità di Picasso non si arrestò lì. La sua capacità di sperimentazione continua lo portarono ad avvicinarsi ai linguaggi dell’espressionismo e del surrealismo, specie nella scultura, che in questo periodo lo vide particolarmente impegnato. Nel 1937 partecipò all’Esposizione Mondiale di Parigi, esponendo nel Padiglione della Spagna il quadro «Guernica» che rimane probabilmente la sua opera più celebre ed una delle più simboliche di tutto il Novecento.
Negli anni immediatamente successivi la seconda guerra mondiale si dedicò con impegno alla ceramica, mentre la sua opera pittorica fu caratterizzata da lavori «d’après»: ossia rivisitazioni, in chiave del tutto personale, di famosi quadri del passato quali «Les meninas» di Velazquez, «La colazione sull’erba» di Manet o «Le signorine in riva alla Senna» di Courbet.
Picasso è morto nel 1973 all’età di novantadue anni.
Dal 1901 lo stile di Picasso iniziò a mostrare dei tratti originali. Ebbe inizio il cosiddetto «periodo blu» che si protrasse fino al 1904. Il nome a questo periodo deriva dal fatto che Picasso usava dipingere in maniera monocromatica, utilizzando prevalentemente il blu in tutte le tonalità e sfumature possibili. I soggetti erano soprattutto poveri ed emarginati. Picasso li ritraeva preferibilmente a figura intera, in posizioni isolate e con aria mesta e triste. Ne risultavano immagini cariche di tristezza, accentuata dai toni freddi (blu, turchino, grigio) con cui i quadri erano realizzati.
Dal 1905 alla fine del 1906, Picasso schiarì la sua tavolozza, utilizzando le gradazioni del rosa che risultano più calde rispetto al blu. Iniziò quello che, infatti, viene definito il «periodo rosa». Oltre a cambiare il colore nei quadri di questo periodo cambiarono anche i soggetti. Ad essere raffigurati sono personaggi presi dal circo, saltimbanchi e maschere della commedia dell’arte, quali Arlecchino.
La svolta cubista avvenne tra il 1906 e il 1907. In quegli anni vi fu la grande retrospettiva sulla pittura di Cezanne, da poco scomparso, che molto influenza ebbe su Picasso. E, nello stesso periodo, come molti altri artisti del tempo, anche Picasso si interessò alla scultura africana, sulla scorta di quella riscoperta quell’esotico primitivo che aveva suggestionato molta cultura artistica europea da Gauguin in poi. Da questi incontri, e dalla volontà di continua sperimentazione che ha sempre caratterizzato l’indole del pittore, nacque nel 1907 il quadro «Les demoiselles de Avignon» che segnò l’avvio della stagione cubista di Picasso.
In quegli anni fu legato da un intenso sodalizio artistico con George Braque. I due artisti lavorarono a stretto contatto di gomito, producendo opere che sono spesso indistinguibili tra loro. In questo periodo avvenne la definitiva consacrazione dell’artista che raggiunse livelli di notorietà mai raggiunti da altro pittore in questo secolo.
La fase cubista fu un periodo di grande sperimentazione, in cui Picasso rimise in discussione il concetto stesso di rappresentazione artistica. Il passaggio dal cubismo analitico al cubismo sintetico rappresentò un momento fondamentale della sua evoluzione artistica. Il pittore appariva sempre più interessato alla semplificazione della forma, per giungere al segno puro che contenesse in sé la struttura della cosa e la sua riconoscibilità concettuale.
La fase cubista di Picasso durò circa dieci anni. Nel 1917, anche a seguito di un suo viaggio in Italia, vi fu una inversione totale nel suo stile. Abbandonò la sperimentazione per passare ad una pittura più tradizionale. Le figure divennero solide e quasi monumentali. Questo suo ritorno alla figuratività anticipò di qualche anno un analogo fenomeno che, dalla metà degli anni ’20 in poi, si diffuse in tutta Europa segnando la fine delle Avanguardie Storiche.
Ma la vitalità di Picasso non si arrestò lì. La sua capacità di sperimentazione continua lo portarono ad avvicinarsi ai linguaggi dell’espressionismo e del surrealismo, specie nella scultura, che in questo periodo lo vide particolarmente impegnato. Nel 1937 partecipò all’Esposizione Mondiale di Parigi, esponendo nel Padiglione della Spagna il quadro «Guernica» che rimane probabilmente la sua opera più celebre ed una delle più simboliche di tutto il Novecento.
Negli anni immediatamente successivi la seconda guerra mondiale si dedicò con impegno alla ceramica, mentre la sua opera pittorica fu caratterizzata da lavori «d’après»: ossia rivisitazioni, in chiave del tutto personale, di famosi quadri del passato quali «Les meninas» di Velazquez, «La colazione sull’erba» di Manet o «Le signorine in riva alla Senna» di Courbet.
Picasso è morto nel 1973 all’età di novantadue anni.
Per chi fosse interessato a quest'artista ricordiamo i luoghi e le date dove poterlo vedere:
fino al 17.6.2007
The Persisten Figure in Modern Sculpture The Baltimore Museum of Art, Baltimore, MD
fino al 6.5.2007
The Romance of Modernism: Paintings and Sculpture from the Scott M. Black Collec MFA - Museum of Fine Arts, Boston, Boston, MA
fino al 6.5.2007
Von Edvard Munch bis Barnett Newman – Die Sammlung der Neuen Nationalgalerie Neue Nationalgalerie, Berlino
fino al 22.4.2007
Back to the Future - Re-Viewing the Twentieth Century The RISD Museum, Providence, RI
fino al 28.3.2007
Spanish Painting Solomon R. Guggenheim Museum, New York, NY
fino al 11.3.2007
Picasso - La Joie de Vivre 1945 - 1948 Palazzo Grassi, Venezia
fino al 5.3.2007
Orangerie, 1934 - les Peintres de la réalité Musée national de lOrangerie, Parigi
fino al 28.2.2007
Picasso. Muses and Models Museo Picasso Málaga, Málaga
fino al 28.2.2007
Picasso La Californie Helly Nahmad Gallery, Londra (Inghilterra)
fino al 18.2.2007
Picasso i el circ Museo Picasso, Barcellona
fino al 4.2.2007
Five Centuries of European Portraiture Nagoya - Boston Museum of Fine Arts, Nagoya
fino al 29.1.2007
Le mouvement des images Centre Pompidou - Musée National d´Art Moderne, Parigi
fino al 28.1.2007
Picasso and American Art Whitney Museum of American Art, New York, NY
fino al 28.1.2007
Was ist Plastik? 100 Jahre - 100 Köpfe- Das Jahrhundert moderner Skulptur Stiftung Wilhelm Lehmbruck Museum • Center of International Sculpture, Duisburg
fino al 21.1.2007
Picasso und das Theater Schirn Kunsthalle, Francoforte sul Meno
fino al 14.1.2007
Picasso - Malen gegen die Zeit Albertina, Vienna
fino al 14.1.2007
Braque - Miró - Picasso. Die Protagonisten der Moderne Graphikmuseum Pablo Picasso Münster, Münster
fino al 14.1.2007
Von Monet bis Mondrian Albertinum - Galerie Neue Meister, Dresda
fino al 10.1.2007
ACCROCHAGE KUNSTKABINETT, Regensburg
fino al 9.1.2007
Picasso XRAYS - Photographies Xavier Lucchesi Musée National Picasso, Parigi
fino al 8.1.2007
Picasso - Berggruen - Une collection pariculière Musée National Picasso, Parigi
fino al 7.1.2007
The Guggenheim Collection Kunst- und Ausstellungshalle der Bundesrepubilk Deutschland, Bonn
fino al 7.1.2007
Barcelona and Modernity The Cleveland Museum of Art, Cleveland, OH
fino al 7.1.2007
Cézanne to Picasso. Ambroise Vollard, Patron of the Avant-Garde The Metropolitan Museum of Art, New York, NY
fino al 7.1.2007
Collecting Modernism- European Modernism from the Munson Williams-Proctor Art M Museum of Fine Arts, Museum of New Mexico, Santa Fe, NM
fino al 7.1.2007
Der Künstler als Gaukler Graphikmuseum Pablo Picasso Münster, Münster
fino al 7.1.2007
Picasso: Paixão e Erotismo Museu Oscar Niemeyer, Curitiba
fino al 2.1.2007
Picasso Nasjonalmuseet for kunst, arkitektur og design, Oslo
fino al 31.12.
Picasso / Miro / Ernst / Poliakoff / Hartung / Chill Galerie Art 204, Düsseldorf
fino al 31.12.
Printmaking The Detroit Institute of Arts, Detroit, MI
fino al 30.12.
Masterworks Richard Gray Gallery, New York, NY
fino al 17.12.
A Lighter Touch Auckland Art Gallery, Auckland
fino al 16.12.
Accrochage - von Albers bis Warhol Galerie Renée Ziegler, Zurigo
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