venerdì 12 gennaio 2007

Joseph Beuys lo sciamano dell'arte



L’artista tedesco Joseph Beuys (12/05/1921-23/01/1986) è uno dei rappresentanti più emblematici delle correnti concettuali nell’arte della seconda metà del Novecento. La sua è un’arte che si muove lungo percorsi del tutto inediti, fondendo in maniera totale la sua esistenza con il suo essere artista. Vi è qualcosa di così radicale nel suo modo di essere, che verrebbe da pensare che egli abbia davvero identificato completamente l’arte con la vita.
Durante la seconda guerra mondiale fu pilota dell’aviazione tedesca. Partecipò all’offensiva nazista contro i russi, ma il suo aereo cadde oltre le linee nemiche. Beuys riuscì a salvarsi perché fu trovato, moribondo e semicongelato, da un gruppo di tartari nomadi, che lo curarono avvolgendolo in grasso e pelli di feltro. Riuscito a sopravvivere, finì in un campo di prigionia inglese. Da questa esperienza egli trasse motivi di ispirazione che lo hanno accompagnato lungo tutta la sua attività artistica, attività condotta lungo un misterioso filo di rinascita spirituale per giungere all’armonia finale dell’uomo con se stesso e con la natura. Questo sentimento di ecologismo molto spiritualizzato hanno portato gran parte della critica a definire Beuys lo "sciamano dell’arte".
Finita la guerra egli studiò arte all’Accademia di Dusseldorf, e agli inizi degli anni ’60 divenne professore nella stessa accademia, ma ne fu licenziato nel 1972 per aver organizzato uno sciopero. Intanto, negli anni Sessanta divenne uno dei membri più attivi del gruppo "Fluxus", compagine artistica sia americana sia europea, che riunì molteplici artisti accomunati dalla volontà di ricreare non il linguaggio artistico ma il senso dell’arte in relazione alla fruizione sociale della stessa. Per capire lo spirito di fondo di questo gruppo val la pena citare proprio una frase di Beuys, divenuta celebre: "Ogni uomo è un’artista". È un modo per riaffermare il concetto di «arte totale», riportando l’esperienza estetica (ma più che "estetica" l’esperienza va definita di "ricerca di valori e di significati") al vissuto quotidiano da cui nessuno è escluso.
L’opera di Beuys, fatta soprattutto di azioni concettuali e di happening, lo resero famoso soprattutto negli Stati Uniti, dove trovò tra l’altro l’amicizia e la stima di Andy Warhol. Il confronto tra i due artisti rimane una chiave importante per comprendere la base ideologica che attraversa l’arte del secondo dopoguerra, e per meglio capire le differenze che in questo periodo intercorrono tra arte americana e arte europea. Mentre la Pop Art statunitense conserva uno spirito ottimistico con alla base le chiavi del successo americano (ricchezza, consumismo, crescita, espansione continua, ecc.) il Concettuale europeo, impersonato soprattutto da Beuys, ha un rapporto più problematico e complesso con la crisi di coscienza che sempre accompagna l’intellettuale europeo. Crisi che deriva dal peso di una tradizione ingombrante, fatta sia di luci sia di ombre, a differenza degli americani che non hanno passato, e quindi nessun errore da dover rimediare.
Beuys fu uno dei fondatori del movimento dei Verdi in Germania, nazione che per prima trovò momenti di coesione politica intorno alle idee ecologiche. E proprio dall’istanza di diffondere la sensibilità ecologica tra la gente nacque una delle sue opere più interessanti: «7000 querce». Con questa operazione, iniziata nel 1982 e protrattasi fin dopo la sua morte, egli ci ha consegnato un qualcosa, che forse è difficile comprendere nel campo dell’arte, ma che sicuramente ha grandissimo fascino nella possibilità che offre di rimeditare il ruolo sociale dell’artista.



Per chi fosse interessato a quest'artista citiamo di seguito i luoghi e le date dove poterlo vedere:

dal 9.6.2007
MARTa schweigt. Die Leere, die Stille etc. MARTa Herford, Herford

dal 2.6.2007
Mythos Kunsthaus Bregenz, Bregenz

dal 28.2.2007
Objekte und Bilder auf Papier Autoren Galerie 1, Monaco di Baviera

dal 16.1.2007
The Evil - Part I Galerie Gebr. Lehmann, Dresda

fino al 10.2.2008

Mythologies Walker Art Center, Minneapolis, MN

fino al 15.7.2007
Body Politics: Figurative Prints and Drawings from Schiele to De Kooning Walker Art Center, Minneapolis, MN

fino al 9.4.2007
Im Garten der Wirklichkeit - Teil II Diözesanmuseum Köln, Colonia

fino al 25.3.2007
Multiplicity Museum of Contemporary Art Sydney, Sydney, NSW

fino al 30.1.2007U
na larga historia con muchos nudos. Fluxus en Alemania 1962-1994 MALBA Colección Costantini - Museo de Arte Latinoamericano de Buenos Aires, Buenos Aires

fino al 30.1.2007

20 + 20 S.M.A.K. - Stedelijk Museum voor Actuele Kunst, Gent

fino al 28.1.2007
Was ist Plastik? 100 Jahre - 100 Köpfe- Das Jahrhundert moderner Skulptur Stiftung Wilhelm Lehmbruck Museum • Center of International Sculpture, Duisburg

fino al 27.1.2007
Pandoras Reisen Brigitte March Stuttgart, Stoccarda

fino al 12.1.2007
Matthew Barney & Joseph Beuys - All in the Present Must Be Transformed Deutsche Guggenheim, Berlino

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