martedì 1 gennaio 2008

Genialità familiare, i fratelli Bueno



Antonio Bueno nasce a Berlino il 21 luglio 1918 e muore a Fiesole il 26 settembre del 1984. Figlio di genitori spagnoli, compie i suoi studi a Madrid, successivamente frequenta l’Accademia di Belle Arti a Ginevra ed Ecole des Beaux-Arts di Parigi come allievo di Bianchet prima e di Guerain poi. Nel 1939 si trasferisce in Italia a Firenze con il fratello Xavier.Dopo varie esperienze giovanili e con varie sperimentazioni svolte dal 1949 al 1953 nell’ambito della rivista d’Avanguardia Numero diviene assertore di una pittura neofigurativa tendente al recupero di alcune componenti della scuola metafisica italiana. Nel 1952 ha luogo la sua prima mostra personale alla Bussola di Torino. Seguono svariate mostre personali:nel 1953 alla Galleria Numero di Firenze, al Cavallino di Venezia, alla Barbaroux di Milano; nel 1954 una personale alla Vigna Nuova di Firenze. Nel 1956 espone alla Biennale di Venezia e l’anno successivo compie un lungo viaggio di studi e ricerche negli stati Uniti dove vengono allestite anche delle mostre personali a New York e a Los Angeles. Nel 1961 effettua una importante mostra anche a Londra. Nel 1968 ha luogo la sua prima personale alla Biennale di Venezia alla quale seguono i ripetuti inviti alla Quadriennale di Roma, Premio Marzotto e Premio Fiorino. E’ successivamente presente alla mostra della Giovane pittura italiana, alla mostra Espana Libre, al Festival des Arts Plastiques di Sopot, allo Italian Festival di San Francisco e alla Mostra “Atti Impuri” del gruppo 70 a Pechino. Nel 1962 firma il primo manifesto di Nuova Figurazione. Nel 1963 a Palazzo Strozzi di Firenze è presente all’esposizione di questa nuova tendenza. Partecipa a Palermo ed a Reggio Emilia agli Incontri del Gruppo 63 ed è tra i fondatori del gruppo fiorentino nel 1970.


Xavier Bueno, nasce a Vera de Bidasoa (Spagna) nel 1915, e scomparve a Fiesole (Fi) il 17 luglio del 1979. Frequenta dapprima l'Accademia di S. Fernando a Madrid e quindi prosegue gli studi a: Ginevra, dove esordisce nel 1937 con una personale, esponendo opere caratterizzate da un forte Realismo spagnolo; ed a La Grand Caumiere di Parigi, allievo di Diase Blanquet. Negli anni Quaranta insieme al fratello Antonio, a Sciltian e Annigoni partecipa al gruppo Pittori Moderni della Realtà. La sua pittura si caratterizza, dagli anni Cinquanta in poi, per un Realismo di forte contenuto sociale a volte con accenti patetici. Scrive Salvatore Quasimodo: "Un'attenzione particolare meritano le nature morte di Bueno sollevate nello spazio senza fondo, in cui gli spessori sono creati dal ritmo degli oggetti, sottratti ad una assenza metafisica". I soggetti maggiormente presi in considerazione sono rappresentati da immagini sofferenti e malinconiche di donne e bambini. La sua opera si ispira ai dipinti di Goya e di Delacroix. Utilizzò tecniche tradizionali, tecnica mista di olio e sabbia su tela. Tra le tele più note ricordiamo "Il guerrigliero morto". Personali: Galleria Il Vaglia a Firenze, Rotta di Genova. Il Vertice di Milano, La Bussola di Torino, Museo di Piacenza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

I fratelli Bueno hanno raggiunto delle ottime quotazioni in asta nelle ultime settimane. Ho letto un paio di articoli interessanti su Arcadja.

http://blog.arcadja.it/2008/02/22/i-risultati-dei-pittori-toscani-da-pananti/
http://blog.arcadja.it/2008/02/14/galleria-pace-asta-d%e2%80%99arte-moderna-e-contemporanea/